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ESERCIZIO 1

a.) le istituzioni sono realtà fondamentalmente simboliche -> VERO

b.) si definiscono status ascritti quelli che l'individuo conquista con le sue capacità e il suo impegno -> FALSO

c.) le organizzazioni sono strutture tipiche nella società industriale -> FALSO

d.)in una struttura burocratica raramente si ricorre alla comunicazione scritta -> FALSO

e.)i primi penitenziari sono nati negli Stati Uniti -> VERO


ESERCIZIO 2

a.) secondo la terminologia di Sumner, la norma che proibisce di fumare nei luoghi pubblici è un esempio di -> STATEWAYS

b.) controllo sociale -> il complesso dei meccanismi con cui la società costringe gli individui ad attenersi alle norme socialmente accettate 

c.) tra i seguenti tratti comportamentali non appartiene alla personalità che abbiamo definito burocratica -> LA TENDENZA ALL'INNOVAZIONE    

ESERCIZIO 3

a.) secondo Goffman le istituzioni sociali come carceri, manicomi, caserme, .., , che si fanno integralmente carico della vita degli individui, impadronendosi in modo totale del loro tempo e delle loro attività -> ISTITUZIONI TOTALI

b.) complesso delle azioni che ci si aspetta da un individuo in virtù della posizione che occupa all'interno di un'istituzione -> RUOLO

c.) nella terminologia di Merton, meccanismo in virtù del quale i messi che la burocrazia predispone per realizzare i propri scopi finiscono per sovrapporsi agli scopi stessi e per sostituirsi a essi -> TRASPOSIZIONE DELLE METE 


ESERCIZIO 4

a.) la prof. Bianchini è una persona molto sensibile e attenta a instaurare un buon rapporto con i suoi alunni. dopo lo scrutinio della 4Z , prima che i risultati siano pubblicati, incontra per strada un alunno di quella classe, che le chiede ansiosamente notizie sull'esito  dello scrutinio stesso,. la prof sa di non poter parlare, perchè vincolata dal segreto d'ufficio, ma vorrebbe tranquillizzare il ragazzo, rassicurandolo sulla sua promozione. -> CONFLITTO INTRA-RUOLO

 b.) Nicoletta è una giovane donna laureata in ingegneria, che lavora in una nota azienda nel campo dell'informatica. nel suo lavoro è molto brava ed è stimata dal suo capo, che le ha chiesto di partecipare a un corso negli stati Uniti della durata di 3 mesi. Attirata dalla prospettiva di un'importante crescita professionale, nicoletta è però divisa tra il desiderio di andare e la volontà di non allontanarsi per troppo tempo dal suo bambino di due anni. -> CONFLITTO INTER-RUOLO


ESERCIZIO 5

Esiste una divisione tra funzioni manifeste e funzioni latenti in un’istituzione, introdotta dal sociologo statunitense Robert Merton.
Le finalità sociali di un’istituzione non si sovrappongano esattamente agli scopi espressamente dichiarati della sua esistenza. 

Le trasformazioni di un’istituzione investono soprattutto i suoi aspetti latenti, e meno quelli manifesti, nel senso che, sotto un medesimo “guscio” esteriore, l’istituzione può adempiere a nuovi e insospettati compiti, o viceversa, nel senso che nel contesto sociale mutato svuota di significato le funzioni latenti che l’istituzione in precedenza svolgeva.


ESERCIZIO 6

Come hmostrato lo storico e filosofo francese Michael Foucault  nel saggio "sorvegliare e punire ",  la punizione costituiva una vera e propria dimostrazione di forza da parte del potere politico nei confronti di chi aveva violato la legge e di ogni potenziale trasgressore e ciò ne giustificava tanto la ferocia quanto il carattere spettacolare.
Perché nascesse il concetto moderno di prigione erano necessari un ripensamento del significato della pena,  non più intesa come semplice vendetta del potere nei confronti dei suoi oppositori, e dall'altro la diffusione a livello sociale di una nuova sensibilità, contraria all'uso di supplizi efferrati e cruenti e all'esibizione pubblica della Sofferenza.

Fino alla seconda metà del Settecento, nelle società occidentali la prigione non era una vera e propria struttura di detenzione, ma il luogo in cui venivano temporaneamente ospitati gli imputati in attesa del giudizio. 
Fu negli Stati Uniti, per iniziativa dei quaccheri, che nella seconda metà del Settecento sorsero le prime carceri nel senso moderno del termine. Il loro nome, penitenziari houses, si spiega proprio considerando la finalità di tipo spirituale e religioso che ne ispirò la realizzazione: permettere al recluso l'espiazione delle proprie colpe attraverso l'isolamento e la pratica quotidiana del lavoro; lo stesso spazio fisico in cui era rinchiuso il detenuto era pensato secondo il modello di ispirazione religiosa della cella monastica.
Nel corso del XIX secolo i modelli carceri statunitensi si diffusero rapidamente in tutta l'Europa.









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